sabato 26 luglio 2014

Storage Ideas

Da inguaribile disordinata quale sono, ho sempre bisogno di trovare nuovi modi per cercare di tenere in ordine la moltitudine di cose di cui amo circondarmi e che devo in qualche modo gestire, per evitare di finirne sommersa…

Cerco quindi di rendere tutto più carino, per far sì che questo mi "invogli" a riordinare. Uso tantissimo i vasi di vetro recuperati dalle vecchie conserve per sistemarci di tutto, il vetro ha sempre il suo fascino, è ecologico e lo preferisco di gran lunga alla plastica. Di solito dipingo i coperchi (uso gli smalti per le unghie) e poi li decoro con dei semplici ritagli di carta o passamanerie, in questo modo posso  creare dei contenitori ad hoc per le mie esigenze.





Non mi piace avere in giro scatole e scatolette con cose aperte, avanzate, ecc.. Così quando apro una confezione cerco quasi sempre di travasare il contenuto in contenitori più carini e riutilizzabili, di solito la mia scelta ricade sul vetro. Ma quanto sono brutte tutte quelle scatole/sacchetti dai colori improbabili, che si rovesciano ogni minuto e soprattutto che non sai mai se sono piene o vuote? Questo vale per le cose che tengo in dispensa ma anche per i detersivi e il materiale per i miei craft.


Le scatole particolari, invece, sono un'altra delle mie passioni: le comprerei di ogni forma e colore, forse è anche per questo che ho imparato a fare cartonaggio... Ma quelle che prefersco in assoluto sono quelle di latta.
In questa, meravigliosa, di Tilda ci tengo le bustine di semi di fiori e di piantine per l'orticello casalingo.


Queste, invece, contengono attualmente (perché il divertimento sta anche nella possibilità di sostituire il contenuto!!) le bustine di the, i semi di sesamo e i prodotti confezionati senza glutine.


Un'altra cosa fondamentale è etichettare tutto: le possibilità sono infinite, queste azzurre le avevo trovate in rete, mentre quelle nere sono fatte con la classica Dymo, ormai soppiantata da quelle elettroniche con i nastri colorati ma a me piace questa, manuale che fa molto vintage :-)



Questa carinissima valigetta turchese contiene gli atrezzi da cucito che uso più spesso (anche qui, piccoli vasi di vetro che contengono i bottoni ricopribili con la stoffa).


Questo piccolo box di legno è diventato un contenitore per le pile: l'ho semplicemente ricoperto di carta adesiva plastificata, aggiunto uno sticker a forma di uccellino ed etichettato... Anche Spongebob sembra gradire...

E per rendere più "leggere" le faccende domestiche, ecco il mio kit di sopravvivenza, tutto rigorosamente in tinta... perché anche l'occhio vuole la sua parte!


Alla prossima!



domenica 13 luglio 2014

Nel nostro piccolo…

Ultimamente si fa un gran parlare di autoproduzione e decrescita. Non so se sia la moda del momento ma, per quanto mi riguarda, io ci credo davvero. Senza sfociare nel fanatismo, credo sia possibile per tutti staccarsi dalla logica del consumismo (almeno un po'), e dalla dipendenza da prodotti pronti e preconfezionati, provando a produrre in casa alcune cose.

Oltre a essere sicuri di quello che contiene, il cibo autoprodotto aiuta a produrre meno packaging, è più economico e dà molta soddisfazione! Oltre al cibo si possono autoprodurre parecchie cose: dai detersivi, ai piccoli oggetti per la casa, ai vestiti  e persino i mobili. In realtà con un minimo di conoscenze e, soprattutto di voglia, penso si possa autoprodurre più o meno tutto.

Lo scopo finale dovrebbe essere quello di rendersi autosufficienti, in realtà l'autosufficienza totale è pressoché impossibile da ottenere, non è mia intenzione scrivere un trattato sulla decrescita, (anche perché non ne avrei assolutamente le capacità) se volete approfondire vi consiglio il sito di Erbaviola, massima esperta e mio personale riferimento :-) Però qui a casadipico stiamo provando a realizzare qualcosina… Sogno un giorno di andare a vivere in campagna e queste sono le mie, diciamo, prove tecniche di trasmissione!


Dado vegetale autoprodotto, la ricetta la trovate qui.


Yogurt autoprodotto, qui aromatizzato con miele alla lavanda e cristalli di zucchero.


Pane con farina integrale e pasta madre.

Da qualche anno poi ci dedichiamo a coltivare qualcosina sul balcone, certo il quantitativo è mooolto limitato però è mooolto divertente e penso sia istruttivo anche per mio figlio.




Ho iniziato anche a produrre detersivi e prodotti per la pulizia della casa ma sarà per il prossimo post.
Spero, piano piano, di riuscire a produrre sempre più cose, altri spunti di autoproduzione li trovate qui, qui, qui e qui.

Alla prossima!